Più ordine e meno democrazia?
SE NON È ZUPPA È PAN BAGNATO!
Le nuove opinioni di noi italiani.
Un recente sondaggio (clicca qui per leggere) ha messo in luce come sia cambiata (in bene o in peggio) l'opinione pubblica su come vorremmo che sia gestita la libertà e la democrazia di noi italiani.
Anche se le chiamano "novità politiche" di novità ce ne sono molto poche!
Vuoi o non vuoi le esigenze della gente, anche se in uno scenario socio/politico diverso, sono restate le stesse, sia con gli stessi interrogativi e sia con le stesse aspettative.
Che si chiami "populismo", "comunismo", "fascismo" o in qualsiasi altro modo si voglia, non c'è nessuna differenza sostanziale.
In questo sondaggio, tra le altre numerose domande, ci viene chiesto se vogliamo più ordine e meno democrazia.
Ma quale democrazia?
Quella con la "D" maiuscola o quella che ci permette di fare i nostri comodi senza il rispetto per il resto della società in cui viviamo?
Ma quale ordine?
Quello che è uguale per tutti, compreso noi o solo quello per gli altri nei nostri confronti perché ci sentiamo al disopra di ogni possibile costrizione e così abbiamo l'impressione che siamo noi a poterlo imporre?
Non ce ne siamo ancora accorti che per gli sbagli o per l'arroganza politica dei vari partiti che hanno ridotto il nostro Paese in queste misere condizioni sia economiche, politiche,sociali e culturali, siamo già arrivati alla frutta in fatto di democrazia?
E in queste condizioni vogliamo più ordine "autocratico"?
Belle le nostre scelte!
Cos'è, in sostanza, che ci fa dire "più ordine e meno democrazia"?
Mentre la consapevolezza individuale di dare e pretendere l'ordine viene, come insegnamento da una pura e corretta applicazione della democrazia non è certo il contrario e cioè che la democrazia non nasce da un ordine imposto con l'autorità, di qualunque stampo sia essa!
Perugia
15 gennaio 2019