LE VARIE RESPONSABILITÀ
È FUORI DI DUBBIO
che la violenza è sempre condannabile...
...in
qualunque forma, modo e motivo si manifesti e quindi debba, in ogni
occasione, essere evitata da tutti e se qualcuno la praticata, nel
più fermo modo possibile, trattato dalla Giustizia.
Oltre
che una legge morale, sociale e per chi crede una legge Divina, è la
più elementare legge di conservazione della specie: siamo tutti
esseri umani e quindi degli di rispetto gli uni verso gli altri.
Ma
sinceramente è altrettanto condannabile di chi uccide anche chi
strumentalizza l'atto di violenza per scopi puramente politici. Si!
Perché proprio di strumentalizzazione politica e di populismo anche
da parte della Chiesa Cattolica si tratta. Permettetemi di dire che
la morale Cristiana del perdono e della comprensione è tutt'altra
cosa di quella espressa dall'Arcivescovo in questione e delle
parole dette in quella triste occasione.
Forse
i tempi per quello che accade e soprattutto per come accade, ci
annebbia la coscienza e ci rende propensi a credere a tutto quello
che ci viene detto, senza pensare con la nostra testa. Abbiamo, di
fatto, situazioni e posizioni politiche diverse e contrapposte tra di
loro, dei vari partiti e direi quasi di ogni singolo rappresentante
politico, su ogni fatto ed ogni occasione che si presenta e questo si
può anche capire in una Democrazia moderna e quindi anche lo Stato
Vaticano ha il diritto di esprimere la propria opinione ma, quello
che è estremamente fastidioso e soprattutto dannoso per la nostra
società, è che, in ragione della politica fatta, prendano una
posizione che nulla ha a che vedere con il risolvere, in maniera
positiva per tutti, i problemi che ci si presentano nel nostro
andare!
L'omelia
fatta da quell'Arcivescovo non rispecchia altro che la posizione
ufficiale della medesima Chiesa; una posizione irreale e pericolosa
di una accoglienza voluta e fatta indiscriminatamente con una logica
che non tiene minimamente conto delle necessità e dei dritti di
tutti, sia degli accolti che degli accoglienti ed, appunto,
strumentalizzata in una maniera tale che genera, a sua volta, altra
violenza ingiusta e pericolosa, con sempre maggiori eccessi, secondo
i vari punti di vista: accoglienza o rifiuto.
Nessuna
istituzione, che sia Stato, partiti politici o Chiesa, ha il diritto,
con i propri atteggiamenti, di procurare questi stati di eccesso
nella collettività ma, altresì, si devono sentire in obbligo di
risolvere questi gravi problemi in una logica di giustizia
universale.
Giampiero
Tamburi
Oltre che una legge morale, sociale e per chi crede una legge Divina, è la più elementare legge di conservazione della specie: siamo tutti esseri umani e quindi degli di rispetto gli uni verso gli altri.
Ma sinceramente è altrettanto condannabile di chi uccide anche chi strumentalizza l'atto di violenza per scopi puramente politici. Si! Perché proprio di strumentalizzazione politica e di populismo anche da parte della Chiesa Cattolica si tratta. Permettetemi di dire che la morale Cristiana del perdono e della comprensione è tutt'altra cosa di quella espressa dall'Arcivescovo in questione e delle parole dette in quella triste occasione.
Forse i tempi per quello che accade e soprattutto per come accade, ci annebbia la coscienza e ci rende propensi a credere a tutto quello che ci viene detto, senza pensare con la nostra testa. Abbiamo, di fatto, situazioni e posizioni politiche diverse e contrapposte tra di loro, dei vari partiti e direi quasi di ogni singolo rappresentante politico, su ogni fatto ed ogni occasione che si presenta e questo si può anche capire in una Democrazia moderna e quindi anche lo Stato Vaticano ha il diritto di esprimere la propria opinione ma, quello che è estremamente fastidioso e soprattutto dannoso per la nostra società, è che, in ragione della politica fatta, prendano una posizione che nulla ha a che vedere con il risolvere, in maniera positiva per tutti, i problemi che ci si presentano nel nostro andare!
L'omelia fatta da quell'Arcivescovo non rispecchia altro che la posizione ufficiale della medesima Chiesa; una posizione irreale e pericolosa di una accoglienza voluta e fatta indiscriminatamente con una logica che non tiene minimamente conto delle necessità e dei dritti di tutti, sia degli accolti che degli accoglienti ed, appunto, strumentalizzata in una maniera tale che genera, a sua volta, altra violenza ingiusta e pericolosa, con sempre maggiori eccessi, secondo i vari punti di vista: accoglienza o rifiuto.
Nessuna istituzione, che sia Stato, partiti politici o Chiesa, ha il diritto, con i propri atteggiamenti, di procurare questi stati di eccesso nella collettività ma, altresì, si devono sentire in obbligo di risolvere questi gravi problemi in una logica di giustizia universale.
Giampiero Tamburi